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ico title sx A Castrogno torna "Giocare a calcio è semplice?", tra calcio e teatro per formare i detenuti ico title dx

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Il progetto organizzato da Acs Circuito Spettacolo Abruzzo Molise torna nella sua seconda edizione

Giocare a calcio è semplice? è il progetto organizzato da ACS Circuito Spettacolo Abruzzo Molise in collaborazione con la Casa Circondariale di Castrogno e con il sostegno della Fondazione Tercas e del Comune di Teramo, nell'ambito dell'iniziativa Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza. Il percorso artistico-formativo, promosso da ACRI Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa con il Ministero della Cultura e con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, individua ne La Compagnia della Fortezza, operativa presso la Casa di Reclusione di Volterra dal 1988, il massimo riferimento di buone pratiche da salvaguardare, diffondere e accrescere. L'iniziativa, giunta a Teramo alla sua seconda edizione, prevede l'attuazione di corsi formativi per detenuti sui mestieri del teatro (attori, drammaturghi, scenografi, costumisti e tecnici) erogati da professionisti competenti secondo un preciso calendario didattico che assume la stessa connotazione di un corso scolastico, che si svolgerà sino a dicembre 2024. Il percorso professionalizzante, articolato in 9 moduli di 10 lezioni di 3h ciascuna, per un monte ore di 313 riconosce ai detenuti allievi un attestato di frequenza con relativa indennità per ogni e un attestato di qualifica per coloro che partecipano all'intero programma. Il percorso formativo a cura del M° Domenico Polidoro, direttore artistico di ACS, è focalizzato su Finale di partita di Beckett in relazione al gioco del calcio, che appassiona i detenuti e rappresenta una chiave di rilettura metaforica della realtà quotidiana, permettendo di guardarsi dentro, ci dice di che pasta siamo fatti: è danza, linguaggio, competizione, caso, simulazione, politica, business, poesia e scienza. Nodo focale di interesse del progetto sono l'arte e la cultura affinché il detenuto possa esprimersi pienamente e trovare, attraverso l'esercizio dei mestieri del teatro, un percorso individualizzato e mirato di reinserimento lavorativo.

Il progettoformativo intende raggiungere una qualità de confronto corrispondente a
un'autentica e fattuale dinamica di gruppo dove tutti si mettano in gioco per il conseguimento responsabile de risultato finale. La comprensione pratica delle diverse problematiche tra la produzione di uno spettacolo d'intrattenimento e quelle invece vincolate alla metodologia della ricerca dell'arte performativa costituiscono elementi necessari perché la popolazione carceraria possa riappropriarsi del Sé e della libera espressione creativa. Il corso, a cura del M° Domenico Polidoro, contempla l'acquisizione pratica delle abilità professionali utili all'inserimento lavorativo nella produzione dello spettacolo dal vivo e, migliorando in generale la qualità della vita nel carcere (polizia penitenziaria e area trattamentale), contribuisce a rischiarare le tensioni violente con la cultura e la bellezza dell'arte oltre che rendere stabile nel medio tempo un laboratorio teatrale qualificato professionalmente per la formazione e la produzione.
I percorso ha pieno valore professionalizzante in quanto i partecipanti sono chiamati alla prova pratica di quanto appreso, soprattutto nella restituzione pubblica finale. L'andata in scena è per il detenuto-attore il coronamento del processo di reinserimento sociale, inoltre il momento della restituzione davanti a un pubblico teatrale qualificato è un elemento necessario di rigorizzazione per superare la superficiale funzione di intrattenimento dello spettacolo, maturando il valore della metafora e del paradosso proprio del processo teatrale. L'attenzione manifestata dall'Istituto Penitenziario di Castrogno, dalla Fondazione Tercas, da ACRI e dal Comune di Teramo per la riuscita e il consolidamento del progetto, costituisce un elemento sostanziale per l'avvio delle attività in funzione della prospettiva di dare continuità negli anni al corso di formazione nelle carceri di Teramo, e per la costruzione di un ponte che possa collegare realtà carceraria e società civile, affermando così il valore di una pena che sappia offrire alle persone detenute opportunità di formazione, lavoro e crescita culturale. È in questo contesto che la sinergia con Carte Blanche/Compagnia della Fortezza di Volterra permette di ampliare la dimensione di rete per dare più efficacia all'azione nel carcere e nel territorio.

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