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ico title sx San Nicolò. Mostra fotografica “Silenzi della memoria” ico title dx

Attualità
Cultura

Presentata dalle associazioni “Autismo Abruzzo Aps”, “Niche” e “Soroptimist”

Lo scorso venerdì, 3 maggio, alle ore 21, presso lo Spazio multiculturale Ca.Fé. di San Nicolò a Tordino, le associazioni Autismo Abruzzo APS, Niche di Nereto e Soroptmist Teramo hanno inaugurato la mostra Silenzi della Memoria con le opere fotografiche dell’artista genovese Raffaella Folle, accompagnate da un soundtrack espressamente creato dalla pianista e compositrice aquilana Roberta Vacca dal titolo Rumori della Memoria. Il tema della mostra verte sulla realtà abbandonata degli ex manicomi «con le loro storie di sofferenza ed emarginazione». L’obiettivo fotografico di Folle entra negli antri, negli spazi degli istituti manicomiali rimasti vuoti e dismessi, cadenti e desolati dopo la legge 180, nota come legge Basaglia, e ancor di più dopo la loro definitiva chiusura, per immortalarne non tanto e non solo lo stato di abbandono, quanto il silenzio che quel vuoto evoca, ricorda e infrange, per entrare in quei «luoghi ricchi di una memoria antica dove il tempo ha agito trasformandoli in spazi fragili e silenziosi che raccontano storie sconosciute». Tuttavia, come ha fatto notare la referente teramana di Autismo Abruzzo APS, Chiara Ciminà, gli scatti di Folle differentemente dalla consuetudine, che vede questi luoghi in genere rappresentati in bianco e nero, sono pieni di colori, quasi a mettere in rilievo la vitalità che in quei posti si è spenta, ma che un occhio attento sa ancora carpire e far risaltare, le sue «foto ridanno una dignità e una bellezza a quei posti che parlano ai vivi di presenze oramai perse nella memoria, mai più reclamate, anime lontane nel tempo.» Al soirée dello scorso venerdì 3 marzo al Ca.Fé. di San Nicolò a Tordino erano presenti le autorità, la Vicesindaca di Teramo Stefania Di Padova, l’Assesore alla Cultura Antonio Filipponi, il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo, le associazioni promotrici nelle persone di Chiara Ciminà e Dario Verzulli (Autismo Abruzzo APS), Erika Angelini e Sebastian Di Berardino (Niche), Eva Guardiani (Soroptimist Teramo) e un vasto e nutrito pubblico, curioso e interessato. Nei loro interventi i rappresentanti delle Istituzioni ci hanno tenuto a ribadire i valori dell’inclusione, dell’umanità, della sfida della diversità di questi «ex-luoghi», valori aggiunti che il territorio ha il dovere di non dimenticare mai, di sostenere sempre perché, come recitano le parole finali della poesia Sala di Silvio Benedetti pronunciate da Massimo Pizzingrilli nella sua introduzione all’evento, qui «vi sono abissi di lucidità, e riflessioni ricche di passaggi, e pensieri di tal profondità da far restar trasecolati i saggi!». A chiudere la serie dei preziosi interventi è stato Claudio Appicciafuoco che ha raccontato dei suoi 38 anni di lavoro e 15 di volontariato all’interno dell’ospedale psichiatrico di Teramo, trai più grandi e noti del centro-sud, fino alla sua chiusura il 25 marzo 1998, rilanciando con vigore il suo appassionato e importante appello a istituire il Giorno della Memoria dei Manicomi. Nel proporre e pensare questa mostra, il curatore Massimo Pizzingrilli ha aperto al suo interno delle finestre creative che daranno la luce ad almeno altre due date-eventi: il prossimo venerdì 10 maggio e quello successivo, il 17, in cui verranno presentate variazioni al «percorso multisensoriale» avviato venerdì scorso. Il 10 maggio ci sarà la proiezione di un video originale creato dall’associazione Soroptmist Teramo proprio su un’esperienza manicomiale, seguito da una serie di letture sul tema e allietato dalle incursioni musicali di Elena Pia Calaudi del Conservatorio Braga di Teramo alla chitarra. Venerdì 17 maggio invece sarà la volta dell’attrice Gaia Dellisanti che porterà in scena il suo formidabile monologo-dramma psicologico Donnette, accompagnata dalle musiche di Frank Micucci.

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