Esiste un posto… “Masseria della Madonna”
Alla scoperta del sogno di Francesco Marcacci, imprenditore tornato alle sue radici per valorizzare l'Abruzzo.
In una splendida cornice naturale tra Silvi Marina e Pineto, con la vista mozzafiato della Torre di Cerrano, sorge la "Masseria della Madonna". Questo progetto è il frutto della visione e della passione di Francesco Marcacci, un imprenditore abruzzese che, dopo anni di successo all'estero, ha scelto di tornare nella sua terra per darle nuova vita.
L’origine del sogno
Francesco, originario dell’Abruzzo, da parte del padre Alfredo Marcacci, originario di Montorio al Vomano (TE), la madre, Maria Cammuso, invece, è di origine campana. Ha trascorso anni viaggiando per lavoro, affermandosi nei settori dell’edilizia negli stati Uniti e dell’import-export di prodotti alimentari per il sud America. Tuttavia, il richiamo delle sue radici è stato irresistibile. Nella ricerca di una casa dove trascorrere le sue vacanze estive nel 2015, si è imbattuto in un rudere a Pineto e, nel 2017, ha deciso di acquistarlo insieme ai terreni circostanti. La sua decisione non è stata casuale: il suo legame emotivo con l’Abruzzo, radicato nella storia della sua famiglia di emigranti italiani in Venezuela, lo ha spinto a riportare la cultura e la bellezza della sua terra natale al centro della scena.
“Mi piace definirmi fondatore, non proprietario,” racconta Marcacci. “La terra mi ha trasmesso una sensibilità unica: prima vedevo il mondo in modo materiale, ora tutto è diventato spirituale.”
La filosofia della Masseria
La "Masseria della Madonna" è un luogo che unisce tradizione e innovazione, un vero e proprio "luxury of nature". Qui convivono cavalli American Quarter Horse, il maestoso cavallo frisone nero, asinelli bianchi albini e persino i pony Falabella, originari dell’Argentina, che accolgono i visitatori. Non mancano galline di razza autoctona, caprette, conigli giganti e uliveti: ben 26 cultivar che rappresentano tutte le province abruzzesi. Passeggiando nella masseria, i visitatori possono degustare gli oli prodotti dalle diverse varietà, confrontando sapori e profumi unici.
Per Marcacci, la filosofia alla base del progetto è chiara: valorizzare il patrimonio culturale, agricolo e paesaggistico dell'Abruzzo. “Tramandare la nostra cultura e i nostri tesori è un lusso,” afferma con passione. Questo approccio si riflette anche nella gestione della Masseria, che coinvolge direttamente 16 dipendenti locali e altre 20 risorse dell’indotto, con un occhio particolare alla sostenibilità e alla qualità.
Un’esperienza unica per i visitatori
Chi visita la "Masseria della Madonna" non vive solo una giornata immersa nella natura, ma partecipa a un’esperienza educativa e sensoriale. I percorsi didattici guidano alla scoperta delle tradizioni agricole, della biodiversità e dell’importanza di consumare prodotti a chilometro zero. La Masseria produce miele, confetture, olio, pasta artigianale e molti altri prodotti di eccellenza, già in fase di certificazione biologica. Un altro progetto in corso d’opera è la creazione di un agrumeto, che arricchirà ulteriormente l’offerta agricola della Masseria.
Inoltre, la Masseria ospita eventi che celebrano la cultura locale, come le vendemmie, la raccolta delle olive, concerti all’alba e al tramonto, tutto con la spettacolare vista sulla Torre di Cerrano.
Uno sguardo al futuro
Marcacci immagina la Masseria come un polo di eccellenza turistica che possa trainare l’intera costa teramana. Ha già in progetto il “Borgo Cantina,” una struttura ricettiva di lusso perfettamente integrata nel paesaggio. “Vorrei che la costa teramana si presentasse come un’offerta unica e coesa, non come singole realtà,” spiega.
Per le nuove generazioni, il fondatore sogna un futuro in cui i giovani possano trovare opportunità nella loro terra, senza dover emigrare. Vuole creare una rete che valorizzi le competenze locali, dai mestieri artigianali fino alle professioni specializzate.
Un messaggio per gli italiani all’estero
A chi, come lui, vive o ha vissuto lontano dall’Italia, Marcacci lancia un invito: “Investire nella propria terra d’origine è una sfida, ma è anche un atto d’amore”. Purtroppo, la burocrazia italiana può scoraggiare, ma con pazienza e determinazione si possono superare gli ostacoli. Basta poco per creare qualcosa di straordinario. "L’Abruzzo ha un potenziale enorme, ma per svilupparlo servono investimenti e, soprattutto, meno burocrazia per attirare capitali dall’estero."
"Questa terra ha tanto da dare, ma ha bisogno di essere amata e rispettata," conclude Marcacci. E la Masseria della Madonna è la prova vivente di come la passione per il proprio territorio possa trasformarsi in un progetto unico, capace di unire tradizione e modernità in un abbraccio senza tempo, pronto a raccontare al mondo le meraviglie di una regione ancora tutta da scoprire.
Lui invita tutti i lettori a seguire il progetto della Masseria della Madonna su Instagram e Facebook per rimanere sempre aggiornati e partecipare a tutte le iniziative che vengono realizzate all'interno di questa splendida proprietà.
Masseria della Madonna
@masseria_della_madonna
Antonello Fabrizio
Narratore del Gusto