Un'ondata di messaggi fraudolenti avvisa di bonifici inesistenti per spingere le vittime a fornire dati bancari
Questa mattina una lettrice si è aggiunta alla già lunga lista di persone che ci hanno segnalato di aver ricevuto un SMS apparentemente inviato da Nexi, la nota società di servizi di pagamento.
Il messaggio, che fa riferimento a una presunta disposizione di bonifico di 4.990,00 euro, invita il destinatario a chiamare un numero per ottenere informazioni o bloccare l’operazione. Si tratta, tuttavia, di un tentativo di phishing, ovvero una truffa informatica ideata per sottrarre dati personali e bancari agli ignari destinatari.
Come funziona la truffa?
I malintenzionati inviano un SMS che simula una comunicazione ufficiale di Nexi, inducendo panico nel destinatario. Il testo del messaggio è costruito in modo da spingere l’utente ad agire d’impulso, temendo di aver subito una frode reale. Tuttavia, il numero di telefono fornito nel messaggio appartiene ai truffatori, che fingono di essere operatori del servizio clienti per estorcere informazioni riservate, come codici di accesso, credenziali bancarie o numeri di carta di credito.
Come difendersi?
Le autorità e la stessa Nexi raccomandano di non rispondere al messaggio, non chiamare il numero indicato e non cliccare su eventuali link presenti nell’SMS. Il consiglio è di controllare lo stato del proprio conto direttamente tramite l’app ufficiale di Nexi o accedendo al sito ufficiale digitandolo manualmente nel browser.
Inoltre, è utile segnalare il messaggio alla Polizia Postale attraverso il sito www.commissariatodips.it e, se necessario, avvisare la propria banca per verificare la sicurezza del proprio conto.
Un fenomeno in crescita
Le truffe via SMS, note come smishing, stanno diventando sempre più sofisticate e frequenti. I cybercriminali sfruttano nomi di aziende affidabili per ingannare le vittime e ottenere informazioni sensibili. Per questo, è fondamentale diffidare sempre di comunicazioni sospette e verificare ogni richiesta direttamente tramite i canali ufficiali della propria banca o società di pagamento.
La sicurezza online passa anche dalla consapevolezza: informarsi e prestare attenzione può fare la differenza nel contrastare queste minacce digitali sempre più diffuse.