Una lunga intervista con Marco Cerioni, avvocato di Andrea Cardelli, uno dei due indagati per la morte di Martino
QUI GLI AVVOCATI DI ALESSIA DI PANCRAZIO
«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere». Queste sono le parole di Andrea Cardelli proferite al GIP Lorenzo Prudenzano, oggi intorno alle 14 presso la casa circondariale di Castrogno a Teramo, dopo la lettura dei capi di imputazione. Andrea Cardelli, 41 anni, titolare di un'azienda agricola di Corropoli, ha preferito non rispondere all'interrogatorio di garanzia ove gli viene provvisoriamente contestato l'omicidio volontario di Martino Cardarelli, 48 anni di San Pietro frazione di Isola del Gran Sasso, ed il successivo occultamento del cadevere, in concorso con Alessia Di Pancrazio. Reati per i quali il GIP ha emesso l'ordinanza di applicazione della misure cautelare personale in carcere, attesa la concreta possibilità di fuga, di inquinamento delle prove e della possibile reiterazione del reato. Cardelli è già in custodia in carcere anche per il sequestro di altro uomo di Martinsicuro e relativa rapina avvenuta qualche giorno prima dell'omicidio del Cardarelli.
L'avv. Marco Cerioni, difensore di fiducia di Andrea Cardelli, ci ha concesso una significativa intervista per mezzo della quale abbiamo il quadro generale della situazione anche umana di Andrea Cardelli, che ad oggi non ha contezza di quello che ha fatto, oltre che giuridica avanzando anche delle riserve su quelle che sono le basi apparentemente granitiche dispiegate dalla magistratura inquirente nell'ordinanza di 9 pagine notificate al proprio cliente. Motivazioni che lasciano trapelare una posizione attiva (e di dominanza?) di Alessia di Pancrazio.
Andrea Cardelli non ha mai richiesto di vedere Alessia di Pancrazio da quando è in custodia.
Maria Grazia Silvestri