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ico title sx Crisi degli sportelli bancari. Abruzzo tra i territori più desertificati ico title dx

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Più della metà dei comuni è rimasta senza filiali: aumenta il rischio di esclusione finanziaria

Negli ultimi dieci anni, il numero di sportelli bancari attivi sul territorio italiano ha subito una drastica riduzione. Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi WeUnit.it, nel solo 2024 si contano 609 chiusure, che si traducono in un saldo negativo di 508 unità, considerando anche alcune nuove aperture. Il fenomeno, definito “desertificazione bancaria”, non ha avuto però un impatto uniforme lungo la Penisola.

Tra le regioni più colpite spicca il Molise, dove oltre l’83% dei comuni è oggi privo di qualunque filiale bancaria. Seguono Calabria (74%) e Valle d’Aosta (73%), mentre anche Piemonte e Abruzzo mostrano valori elevati, con rispettivamente il 64,4% e il 61,3% dei comuni senza sportelli. Situazioni simili si riscontrano anche in Liguria (56,4%) e Campania (55,3%), mentre nel Lazio e in Basilicata oltre la metà dei comuni si trova in condizioni analoghe.

La mappa della desertificazione è però più contenuta in alcune aree: l’Emilia Romagna registra appena l’8,5% dei comuni senza sportelli, seguita da Toscana (10,3%) e Trentino-Alto Adige (14,1%). Anche Veneto e Puglia mostrano un impatto inferiore rispetto alla media nazionale, con meno di un terzo dei comuni coinvolti.

Accanto ai centri completamente sprovvisti di sportelli, ci sono moltissimi comuni in cui è presente una sola filiale, situazione comunque fragile e a rischio. In Sardegna, ad esempio, oltre il 50% dei comuni rientra in questa categoria. Percentuali significative si rilevano anche in Trentino-Alto Adige (44,9%) e Friuli Venezia Giulia (32,1%). Sicilia, Umbria, Puglia, Lombardia e Veneto superano invece il 25%.

Paradossalmente, in Molise e Valle d’Aosta il numero di comuni con una sola banca è basso non per una maggiore presenza di sportelli, ma per l’opposto: molti comuni non ne hanno più nemmeno uno.

A livello nazionale, il numero di filiali è calato praticamente ovunque rispetto al 2023. I crolli più marcati si registrano in Valle d’Aosta (-7,5%), Umbria (-4,3%) e Sardegna (-3,9%). Anche Molise, Campania, Lazio, Marche e Piemonte segnano riduzioni superiori al 3%. Fanno eccezione poche regioni: in Liguria la situazione è rimasta stabile, mentre in Calabria (-0,6%) e Emilia Romagna (-0,9%) il calo è stato contenuto.

Secondo i dati, oltre 4,6 milioni di italiani risiedono in comuni senza alcuno sportello bancario, mentre quasi 6,3 milioni vivono in territori serviti da una sola filiale. Il rischio di esclusione finanziaria è particolarmente elevato nel Mezzogiorno e nelle aree montane, dove spesso la popolazione è più anziana e meno incline all’uso dei servizi digitali, rendendo ancora più critica la mancanza di un presidio bancario fisico.

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