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ico title sx Castrogno, droga nei pacchi alimentari: è il secondo caso in pochi giorni ico title dx

Attualità
Cronaca

Dall'inizio dell'anno sequestrati 400 grammi di stupefacenti e 7 cellulari. Sono 16 invece gli agenti aggrediti

Nella giornata di ieri si è registrato l’ennesimo tentativo di introdurre droga all’interno del carcere di Teramo attraverso un pacco postale inviato da familiari a un detenuto. La sostanza stupefacente, circa 90 grammi, era nascosta sottovuoto insieme ad alcuni affettati.

A denunciarlo è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), tramite il segretario provinciale Giuseppe Pallini: “Solo due giorni prima, con lo stesso metodo, erano stati intercettati altri 180 grammi di droga, grazie alla prontezza del personale addetto ai controlli”. Il sindacato si complimenta con la Polizia Penitenziaria per l’ottimo lavoro svolto, sottolineando come questi interventi abbiano impedito l’ingresso della droga all’interno dell’istituto, evitando gravi conseguenze per la sicurezza interna e per la salute dei detenuti.

Pallini aggiunge che, dall’inizio dell’anno, sono stati sequestrati circa 400 grammi di stupefacenti, sette telefoni cellulari in possesso dei detenuti e uno trovato addosso a familiari prima dei colloqui. Preoccupano anche le aggressioni subite dagli agenti: finora sono sedici i poliziotti penitenziari aggrediti.

A oggi, il carcere ospita 460 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 255 posti, mentre il reparto di Polizia Penitenziaria è sotto organico di 71 unità.

Il SAPPE esprime inoltre vicinanza al personale sanitario attualmente indagato in merito alla morte di tre detenuti per cause naturali. “Confidiamo nel lavoro della Procura di Teramo – afferma Pallini – che saprà fare piena luce su quanto accaduto”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Quanto sta accadendo nelle carceri italiane, tra suicidi, aggressioni, risse, ritrovamenti di droga e cellulari, è gravissimo. È il risultato di anni di smantellamento delle politiche di sicurezza penitenziaria. Il sistema, sia per adulti che per minori, è al collasso e ha bisogno di interventi urgenti”.

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