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ico title sx Rendiconto provinciale 2024. Agostinelli vota contro: “Scelte non sostenibili per il futuro dell’Ente” ico title dx

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Il sindaco di Campli critica il piano assunzionale e l’indebitamento della Provincia di Teramo

Nel corso dell’Assemblea dei Sindaci convocata dalla Provincia di Teramo per l’esame del rendiconto di gestione 2024, alcuni primi cittadini hanno sollevato osservazioni critiche sul documento contabile e sulla strategia amministrativa. Di seguito la posizione espressa dal sindaco di Campli, Federico Agostinelli.

La nota del Primo Cittadino camplese: "Durante l’Assemblea dei Sindaci convocata oggi dalla Provincia di Teramo per esprimere un parere sullo schema del Rendiconto di gestione per l’esercizio 2024, da sottoporre successivamente all’approvazione del Consiglio Provinciale, sono emerse forti perplessità e criticità sul documento contabile e sull’andamento della gestione amministrativa dell’Ente.

Insieme al Sindaco di Roseto degli Abruzzi, ho espresso voto contrario, mentre il Comune di Martinsicuro si è astenuto. Da sottolineare anche l’ assenza di molti altri sindaci, a testimonianza del crescente disagio nei confronti della gestione provinciale.

Uno degli aspetti più critici riguarda l’ingente numero di nuove assunzioni: oltre 80 nuove unità in soli due anni. Il personale dell'Ente che al 1 gennaio 2023 risultava inferiore a 100 unita' per una spesa di circa 5 milioni di euro e' passato alle attuali oltre 180 unita', con una spesa di ben 7 milioni di euro!Ciò che desta maggiore preoccupazione è che a questo poderoso piano assunzionale non corrisponde un miglioramento tangibile nei servizi offerti, in particolare nella manutenzione della viabilità provinciale e delle scuole.

Un ulteriore elemento di allarme riguarda le somme urgenze, i debiti fuori bilancio e l’incremento delle spese per i mutui: nel 2024 sono stati accesi nuovi mutui per 6 milioni di euro, con interessi pagati pari a 1,3 milioni di euro, che inevitabilmente gravano sulla collettività provinciale.

Invitiamo il presidente D'Angelo a ripensare la sua politica di indebitamento e a ridimensionare la sua gestione faraonica, che rischia di paralizzare l'attività dell'ente nei prossimi anni. Dovrebbe dare risposte concrete partendo innanzitutto dagli studenti del Delfico che proprio in concomitanza dell’approvazione del rendiconto stavano scioperando per le precarie condizioni in cui hanno ritrovato l’Istituto Pascal al loro rientro dalle vacanze pasquali".

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