Il procuratore di Avezzano ha citato in giudizio il 58enne per l'uccisione dell'orsa simbolo d'Abruzzo
Il procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, ha avviato una causa legale contro Andrea Leombruni, il 58enne di San Benedetto dei Marsi (L'Aquila) responsabile della morte dell'orsa Amarena, simbolo dell'Abruzzo, uccisa con un colpo di fucile poco più di un anno fa.
Nel mese di dicembre, l'uomo era comparso davanti al giudice per le udienze preliminari, ma la procedura è stata annullata per un errore formale: il reato, infatti, era di competenza di un giudice monocratico e non del Gup.
Ora, la procura ha avviato nuovamente il procedimento, fissando una nuova udienza, questa volta con il giudice pre dibattimentale, per il 24 giugno prossimo.
Leombruni è accusato di aver ucciso un animale con l'aggravante della crudeltà, dato che non esiste una giustificazione valida per l'atto. L'orsa Amarena, uno degli emblemi del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), è stata abbattuta con un fucile nella notte del 31 agosto 2023 alla periferia di San Benedetto dei Marsi.
Il responsabile è stato individuato subito, e le analisi balistiche sul fucile hanno confermato che il colpo mortale era stato sparato intenzionalmente, e non per errore o per intimorire l'animale.
Ben 48 soggetti, tra cui enti, associazioni e cittadini, si sono costituiti parte civile nel processo, tra cui il Comune di Villalago.
Foto: ANSA