È quanto emerso dall'incontro in provincia: sul tavolo anche i lavori del Delfico
In attesa della pronuncia della Cassazione e in attesa della questione dissequestro, in attesa di capire le perizie dei tecnici (di cui scriveremo per fare chiarezza), dall'incontro in provincia che si è tenuto questa mattina tra Presidente D'Angelo, presidi, rappresentanti dei genitori e degli studenti, è emersa come soluzione percorribile per la nuova scuola l'area del Pascal Forti. Dall'istituto si recupereranno alcune aulee per via dello spostamenti degli alunni del Teramo 5. Il convitto si potrà realizzare invece davanti al Forti con camere a norma, lavanderia, cucina, refettorio. Incluse anche elementari e medie che potrebbero esssre inserite in una zona adiacente al convitto. Si tratta chiaramente di un palliativo per evitare lo smembramento dell'istituto. In questo modo gli unici edifici da costruire sarebbero quelli del convitto e delle elementari medie.
Se ci sarà il dissequestro, si rientrerà al Delfico. Oltre questo, l’unico progetto che ha già passi fatti per la nuova scuola, è quello della sede del Pascal Forti.
Per quanto riguarda i lavori da fare al Delfico, il presidente conferma che si sta pensando di valutare la suddivisione dei lavori in tre lotti, ma potrebbe esserci il problema degli impianti. D'Angelo ha dichiarato anche che una soluzione alternativa potrebbe essere quella di raddoppiare i turni portando così la durata dei lavori a due anni e non quattro.