I genitori si rivolgono a tutte le istituzioni coinvolte, da quelle locali al presidente della regione Abruzzo
"Riteniamo che la collocazione in zone decentrate e, in alcuni casi, estremamente isolate, metta a repentaglio, soprattutto in orari serali, la sicurezza di ragazzi e ragazze molto giovani e alla prima esperienza lontana da casa; per non parlare dei tempi e dei costi di spostamento verso le strutture scolastiche e sportive che, di fatto, vanificano la scelta, non poco onerosa per le famiglie, di stare in convitto". È un estratto della lettera che i genitori dei ragazzi convittori del Convitto Nazionale "Melchiorre Delfico" di Teramo hanno scritto al presidente della Provincia e al sindaco di Teramo, al dirigente scolastico dell'Istituto e del Convitto "Delfico", all'assessore all'Istruzione della Regione Abruzzo e al presidente della Regione.
"Come genitori degli studenti delle superiori del convitto 'Melchiorre Delfico', chiuso in seguito a inaspettato intervento della Magistratura per sequestro preventivo il 3 ottobre, esprimiamo la nostra più viva preoccupazione per il futuro del Convitto e dei nostri figli. Oltre al grande disagio legato alla sistemazione di oltre 1300 studenti in scuole e strutture varie dislocate in diverse zone della città, i nostri figli (circa 50 convittori) sono stati sistemati, in via provvisoria, all'Hotel Gran Sasso di Teramo. Ad oggi non è stata individuata una soluzione post emergenziale che possa minimizzare i disagi già subiti e prevedibili".
I genitori esprimono l'assoluto parere contrario alle soluzioni adottate e proposte. "Sono previste sistemazioni in zone periferiche e decentrate, in strutture non consone a una vita convittuale di studenti minorenni. Ribadiamo il nostro più fermo diniego alle soluzioni ventilate delle case Ater e moduli abitativi provvisori nell'Area Camper, nella zona della palestra San Gabriele, nel parcheggio San Gabriele e altre lontane dal centro abitato e dalle scuole di frequenza. Purtroppo, ad oggi, diverse famiglie hanno scelto di cambiare scuola ai figli e si prospettano per il prossimo anno diminuzioni considerevoli in termini di iscrizioni (al Convitto, alle Scuole dello stesso e al Liceo classico), una perdita inestimabile per la città di Teramo; indirizzi di eccellenza presenti esclusivamente in questa città rischiano di scomparire e con essi anche un servizio fondamentale e di riferimento per molte famiglie come il Convitto".
Chiedono dunque "di individuare in tempi brevi soluzioni percorribili e accettabili, possibili solo attivando in modo sinergico il lavoro e la collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte e che rappresentino una modalità di alloggio decorosa, sicura, funzionale e adatta alle esigenze dei ragazzi".
"Nella speranza di un dissequestro della struttura storica del Convitto Delfico di Teramo, vi ringraziamo per quanto già fatto e chiediamo di partecipare a qualsiasi tavolo di lavoro volto a individuare sedi idonee tali da garantire sicurezza e serenità ai convittori e convittrici che stanno subendo disagi con rischio di ripercussione nel loro rendimento scolastico".